martedì 20 dicembre 2011

Eppure..


Onestamente mi colpisce la morte del "caro leader" nordcoreano. Mi lasciano basito le lacrime dell'affranto popolo trasmesse in diretta tv. La disperazione della giornalista che dà la ferale notizia alla popolazione sconvolta. Mi colpisce ogni volta come un regime possa utilizzare i mezzi di comunicazione per passare alla massa il pensiero di un solo uomo, o di un solo partito. Mi fanno riflettere perché qui da noi per anni si è parlato di televisione/radio/stampa/web asserviti alle volontà di un solo uomo, di un solo partito.

Si parlava di omicidio della democrazia.
Eppure...
Eppure (pur non amando e anzi, disprezzando l'operato degli ultimi anni di quell'uomo) quando è caduto in televisione abbiamo visto festeggiamenti in Parlamento, per le strade. Il tutto in diretta TV. Senza censure.
Eppure per anni abbiamo letto/visto/ascoltato di tutto e l'informazione "allineata" resisteva in persone come Minzolini e Fede (e si, dai, pure Vespa). Eppure mi pare che da ogni parte si potessero ascoltare voci "fuori dal coro", che poi, il coro vero e proprio erano loro.
Eppure mi pare che le magagne del caro sessuomane brianzolo non siano state nascoste dai più. Almeno, mi pare.
Eppure quella gran cazzata di editto bulgaro non è ha portato l'effetto sperato. Anzi. Ha creato una cassa di risonanza che in un regime liberticida non ci sarebbe mai stata.

Eppure, eppure "Il  Segretario del Partito Marco Rizzo e il Responsabile esteri Alfonso Galdi , hanno  espresso dolore e presentato le proprie condoglianze al popolo nordcoreano per la morte di Kim Jong-il,  guida della causa rivoluzionaria dell’ideologia Juche e del Partito, dell’esercito e del popolo della Repubblica Democratica Popolare di Corea." (sisi, proprio così, non c'è trucco e non c'è inganno siori e siore)

Una prece.

(nella foto, una rara immagine del successore del caro leader)

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