martedì 1 febbraio 2011

Delle sfighe automobilistiche

Solitamente il mio orario in ufficio è 9:00-18:00. Dico di solito perchè capita di rado che io entri o poco prima o poco dopo ed conseguentemente entri un poco prima o un poco dopo. (potremmo stare qui a parlare del come mai io abbia degli orari nonostante sia collaboratore...ma sorvoliamo)
Comunque. Di solito mettevo l'auto nel parcheggio aperto del Bicocca Village, ma da luglio mi tocca metterla o dentro l'autosilo del già citato centro commerciale o per strada.
Per tornare a casa passo sempre e comunque per la strada che circonda il Bicocca Village (si, sempre lui) per poi immettermi nel traffico e trascinarmi a casa.
Ora, il caso ha voluto che un giorno mi dovessi fermare fino alle 18.40 circa in ufficio per terminare un lavoro.
Il destino beffardo e leggermente infame ha poi voluto che anche un camionista terminasse il proprio turno proprio a quella tarda ora di un venerdì dicembrino.
Il fato ha pensato bene di intrecciare le due estremità delle storie mia e del camionista, che fino ad allora correvano parallele sulla via dell'esistenza, attraverso un escamotage che definire antipatico è dire poco.
Si, perchè io ed il signor camionista ci siamo conosciuti a suon di "vaffanculo" dopo che la betoniera da lui condotta (probabilmente col culo) si è bella che schiantata contro il muso della mia povera Yaris.
Il risultato?
Eccolo qua. Degno del miglior Picasso. Si, la mia è un'auto cubista.















Comunque. Dopo i soliti convenevoli che ci si scambiano in tali occasioni, durante i quali si mettono in discussione le reputazioni delle reciproche madri e si discute della forma del cranio altrui, ci si è calmati e il camionista biricchino si è addossato la colpa, imprimendo la sua confessione con l'inchiostro sul modulo della constatazione amichevole.

Salutato l'amico camionista e caricato il paraurti nell'auto (si, è esatto, ho fatto così) sono tornato lemme lemme a casa, con l'auto cubista e le balle prestate al CERN di Ginevra per aumentare la potenza dell'LHC.

Manda il CID in assicurazione, porta l'auto dal meccanico, ripensa al fatto che la forma della testa del camionista assomigli senza ombra di dubbio all'organo di riproduzione maschile...insomma, la solita routine post incidente.
Ma...c'è un "ma".
Un "sed" (visto che mi ricordo un po' di latino?) grosso quanto una compagnia di assicurazione che mette in discussione la compilazione del CID e nonostante la dichiarazione di colpevolezza del camionista decide che la colpa è 50%-50%.
E come mai?
Forse perchè hai involontariamente scritto "scemo chi legge" sul modulo?
Oppure ti ci sei soffiato il naso?
O più semplicemente perchè le compagnie di assicurazione assomigliano sempre più ad una sorta di mafia legalizzata e ogni volta cercano di mettersi d'accordo tra di loro per cercare di sborsare il meno possibile?
"Sul CID non c'è scritto che stavi uscendo dal parcheggio". E' vero, non l'ho scritto. Mi sono limitato a mettere la crocetta di fianco alla voce "stavo uscendo da un parcheggio"
"Si ma c'è scritto che l'altro veicolo era fermo". Si, ma dopo si è aggiunto che mentre svoltavo l'altro veicolo si metteva in movimento, tamponandomi.
"Eh ma cavolo qui c'è scritto che..." Forse non va bene il colore dell'inchiostro. La prossima volta utilizzerò il sangue.

Comunque, morale della favola, la colpa è un po' mia e un po' del camionista. La mia colpa è quella di aver lavorato fino alle 18.40. Quella del camionista...(non la scrivo, sarei troppo volgare)
Comunque sia....ecco...si...

4 commenti:

Giulio GMDB© ha detto...

Il CID ha dei campi "chiave" che bisogna saper esattamente come riempire per evitare questi inghippi... Ad esempio tu devi risultare fermo. Controparte deve risultare "faceva retromarcia". In questo modo sei tranquillo. Purtroppo sono cose che si imparano quasi sempre a proprie spese.

Anonimo ha detto...

Sbaglio, o è il momento di un update di questo post?
Elisa

Maxyeah ha detto...

Eli, non è che fai sempre ridere eh... :-)

Anonimo ha detto...

Non voleva far ridere, è la pura e semplice verità ;-)
E.

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