martedì 14 ottobre 2008

Sfida senza regole

12 anni.
Tanto abbiamo dovuto aspettare per rivedere assieme sullo schermo due mostri sacri come Al Pacino e De Niro.
Visto il risultato, valeva forse la pena non aspettare per nulla e rimanere fermi al capolavoro di Mann.
Storia che promette bene, inizio con il primo piano di De Niro che racconta la storia che andremo a vedere.
Ci troviamo quindi di fronte ad un lungo flashback, intervallato dal faccione di De Niro che ci racconta cosa è successo.
Mica male.
Il basare un film del genere su una coppia incredibile come quella proposta dalla pellicola non può che renderlo ancora più solido...nulla di più sbagliato!
La storia è assolutamente priva di mordente e si capisce praticamente tutto dopo 15 minuti (almeno, al sottoscritto è successo così)
De Niro e Al Pacino gigioneggiano sullo schermo, senza regalare quelle emozioni alle quali ci hanno abituati per anni.
De Niro propone sempre il solito campionario di espressioni che l'hanno reso famoso, De Niro nemmeno quelle.
Il finale, che dovrebbe toccare l'apice della tensione e che avrebbe potuto entrare nella storia del cinema (per le potenzialità [inespresse] che possiede) risulta scialbo e stiracchiato, come un tapisroulant emozionale che stancamente porta al finale che vorrebbe essere d'"autore", ma che finische inevitabilmente per essere melenso e privo di qualsiasi nerbo.
Inutile cercare significati profondi nel film perchè è solo una mera operazione di marketing che spreca un'occasione più unica che rara.
Una delusione bella e buona, un brutto film girato e recitato male.

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