martedì 27 maggio 2008

Cercando di fare attenzione

Mmm...
Ne parlavo giusto poche sere fa con un amico.
Si parlava di berlusconismo, travaglio e cultura.
Il mio discorso ad un certo punto è andato ad incentrarsi sul fatto che in Italia, nonostante la recente vittoria della destra, ci sia una grande influenza della cultura di sinistra.
Di come la cultura sinistroide sia l'unica tollerata.
Vabbè.
Il discorso è poi morto lì, scivolato via assieme alle pinte di "Harp" e "Kilkenny".
Oggi poi leggo questo.
Cerco di approfondire l'argomento.
E trovo che nello stesso ateneo, mesi prima, era stato invitato a parlare uno dei più famosi negazionisti delle foibe.
"Vuoi vedere che forse avevo ragione?"
Le foibe: una delle più grosse tragedie dell'Italia post bellica.
Una pulizia etnica spaventosa che ha costretto migliaia di persone alla fuga.
O alla morte.
Che passi di qui e faccia 4 chiacchiere con mia nonna, esule istriana.
A me l'autorizzare una conferenza del genere e il vietarne una che dice l'opposto mi pare molto fazioso e di parte.
No?
C'è chi non ci crede.
"Lanciamo un presidio democratico antifascista per giovedi mattina alle 9.00 davanti la facoltà di Lettere, perchè - concludono gli studenti - rifiutiamo e respingiamo l'intolleranza e il razzismo" dicono gli studenti di sinistra.
"Presidio democratico" che suona un po' come ricatto (che di democratico non ha nulla)
"Rifiutiamo l'intolleranza"...ed intanto non tolleri che un qualcuno la possa pensare diversamente da te.
Il tirare in mezzo l'ondata xenofoba mi pare forse eccessivo.
Sono certamente atti da condannare, ma questo convegno non aveva nulla a che fare con quei fatti.
Vado poi avanti a leggere, ed ecco il triste epilogo.
Tra una cosa e l'altra, non si salva nessuno.
Ci si lamenta della fuga dei giovani dall'Italia.
Com'è che decerebrati così rimangono sempre?
Bello schifo!

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