domenica 13 aprile 2008

Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba

Siamo in piena guerra fredda, un generale americano dà l'ordine di bombardare con ordigni nucleare molti obiettivi in Russia, facendo credere che sia un piano di difesa contro un attacco nucleare russo.
Il presidente americano, messosi in contatto col presidente russo, viene sapere che egli dispone dell'ordigno "fine del mondo", un'arma atomica dagli effetti devastanti.
L'arma sarebbe dovuta servire da deterrente contro attacchi americani, ma l'averla tenuta nascosta all'umanità ha reso vano l'intento russo.
Coraggiosa commedia satirica e grottesca, che tratta con umorismo nero un tema da sempre trattato con serietà, ma non riesce a convincere pienamente, nonostante alcune belle trovate e personaggi macchiettistici.
La sua debolezza sta nel fatto che è troppo "figlia del suo tempo" (i primi anni '60, quelli della crisi missilistica di Cuba e altre tensioni USA-URSS) e ai tempi nostri non riesce a graffiare come dovrebbe.
La riflessione sulla "distruzione mutua assicurata" è decisamente ben fatta ed è capace di colpire lo spettatore, ma la sceneggiatura non riesce a supportare in toto la storia.
Peter Sellers, che qui ricopre 3 ruoli, è capace di regalare un'ottima interpretazione nei panni del dottor Stranamore, mentre nelle vesti del militare inglese e del presidente americano non regala nulla di che.
Un film abbastanza loffio con pochi spunti degni di nota.

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