martedì 15 luglio 2008

Saint and soldiers

Probabilmente uno dei film di guerra più pallosi di sempre.
Azione presente unicamente nei primi 5 minuti e negli ultimi 10.
In mezzo il nulla, dialoghi demenziali, attori espressivi come i fucili che imbracciano, regia che non riesce a rivitalizzare il mortorio cinematografico che scorre sullo schermo.
Di una lentezza esasperante, assolutamente incapace di appassionare.
Nessuno chiede i ritmi serrati ed incredibili della scena iniziale di "Salvate il soldato Ryan", ma almeno un ritmo che rifletta la caoticità della guerra e non faccia sembrare i 5 soldati che cercano di raggiungere il campo base dei boy-scouts sfigati.
Il finale, che potrebbe essere la parte migliore, manca completamente di pathos, sembra quasi che tutti abbiano fretta di chiudere baracca e burattini ed andarsene a casa per finire le riprese.
Non c'è nulla che aiuti a salvarsi dall'abbiocco pesante, tutto chiama al sonno: lentezza esasperante, paesaggi bianchi (anche la fotografia lascia a desiderare), attori scarsi.
Noisissimo.

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