martedì 29 luglio 2008

Il cavaliere oscuro

Dimenticate per un attimo i vari film sui supereroi usciti in questi ultimi anni.
Lasciate stare i vari giganti verdi, uomini in tuta che volano, miliardari che si costruiscono esoscheletri ipertecnologici, adolescenti che si arrampicano sui palazzi.
Ci siete?
Ok.
Allora si può partire.
Si, perchè qui non siamo davanti ad un cinefumettone o simili.
Qui siamo di fronte ad un FILM!
Non gotico come il Batman di Burton, non pop/grottesco come gli orrendi sequel.
Un film a tratti noir, dove gli effetti speciali non la fanno da padrone, ma sono solo elegante e non ingombrante contorno.
Siamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro della cinematografia.
Perchè tutto funziona, non ci sono intoppi e la perfezione registica trova qui nuova vita.
Perchè "Il cavaliere oscuro" cattura fin dai titoli di testa e non ti lascia più, trascinandoti nel vorticoso "gioco" che Nolan ha preparato.
Come in "Memento" e "The prestige", il regista gioca con gli spettatori, riuscendo a stupirci sempre, con piccoli o grandi "trucchi", facendoci credere una cosa, mentre la verità è completamente diversa.
Un Nolan strepitoso, che regala inquadrature mozzafiato (già all'inizio, con la scena della rapina), che per certi versi ricordano il miglior Mann.
Un montaggio da oscar, incalzante ma non asfissiante.
Una regia sopraffina e sapiente, che si distacca completamente dai Batman precedenti, regalandoci un qualcosa di nuovo e che ci riempe gli occhi di bellezza.
A differenza degli altri film, qui Gotham è una citta viva e luminosa.
L'oscurità che la circonda non è esterna; a vederla è una città come tante.
L'oscurità che la circonda proviene dall'animo corrotto delle persone che la abitano e ciò la trasforma nell'inferno che è.
Lo spazio dedicato alla psicologia dei personaggi è importante, perchè è grazie a quella che si capisce il perchè delle loro azioni.
L'unico personaggio che non ha un "perchè" nelle sue azioni è Joker, senza una genesi definita, sembra essere figlio del caos che crea.
Caos che, per sua stessa ammissione, non ha un perchè, se non quello di vedere il mondo bruciare.
Ed è questo a renderlo spaventoso, immenso e non paragonabile al Joker di Nicholson, troppo diverso nella psicologia per essere paragonato a quello magistralmente interpretato dal povero Heath Ledger.
Un Joker che non compare troppo spesso (proprio perchè imprevedibile e per evitare che la sua figura monopolizzi il film), ma quando c'è cattura ed appassiona, nonostante incarni il male più bieco e spietato, perchè tutti (personaggi e spettatori) cercano di capire il motivo del suo agire ma risulta impossibile trovarlo.
Allora avevano ragione i critici, probabilmente questo Joker è il miglior villain del cinema.
Come dicevo prima, tutto gira alla perfezione e senza intoppi.
Si, perchè ci sono colpi di scena al momento giusto, la tensione è sempre presente e non lascia il minimo spazio ai tempi morti.
C'è l'azione che ci si aspetta da film del genere, ma non è esagerata e non è il fulcro del film.
Al centro del film ci sono i personaggi, con le loro debolezze e virtù.
Personaggi che alla fine non si possono dividere in vincitori e vinti, ognuno ha perso e guadagnato qualcosa, pagando prezzi alti.
Anche lo stesso Batman (che, è bene tenere a mente, non è paragonabile a nessun altro supereroe, perchè spereroe non è, è sempre e solo umano) alla fine paga molto per le sue azioni e il breve monologo finale spiega alla perfezione la condizione di Batman.
Il cast poi riesce a calarsi alla perfezione nei panni dei personaggi.
Non c'è solo la superba interpretazione di Heath Ledger, Bale, Caine, Oldman, Eckhart e tutti gli altri sono incredibili e rendono il film ancora più magnifico.
Concludendo, un film che entusiasma e appassiona, senza alcun intoppo che lo possa rovinare.
Magnifico!

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