lunedì 31 marzo 2008

Crank

Avevo letto entusiastiche recensioni di questo film e, complice una serata priva di proposte, ecco che me lo sono noleggiato.
L'inizio lascia abbastanza interdetti...riprese nervose, montaggio serratissimo, tutto molto (forse troppo) veloce.
Da lì tutto viaggia sempre alla stessa, allucinante, velocità.
Se Die Hard 4 non riesce ad essere verosimile, Crank risulta quasi fantascientifico.
Situazioni surreali, fughe rocambolesche e tutto ciò che serve per mantenere alto il livello di adrenalina nel corpo del protagonista (che altrimenti morirebbe) aiutano a rimanere davanti allo schermo e ogni tanto tirano fuori anche sorrisetti.
Siamo di fronte ad una sorta di "Speed" umano.
Nel film di Reeves era un pullman a non potersi fermare, qui è l'uomo che se si ferma è morto.
La cosa che rende Crank diverso da altri film del genere è la capacità di non prendersi sul serio.
Tutto ciò non lascia spazio ad inutili (per l'economia del film) introspezioni o divagazioni esistenziali, a psicologia spicciola o ad altre riflessioni sul senso della vita etc...
I registi/sceneggiatori sanno che tipo di film stanno girando e non pretendono di creare un mostro sacro del cinema.
Danno vita ad un puro prodotto da intrattenimento, mettendoci dentro un po' di tutto e frullandolo alla massima velocità.
Jason Statham certamente non brilla per incredibili doti recitative e rimane un po' troppo legato sempre allo stesso personaggio, ma qui riesce a dargli una sfaccettatura più ironica che sicuramente non guasta.
Insomma, un filmetto dai toni fumettistici e leggermente pulp che non riesce però a lasciare il segno.



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Mentre scrivevo stavo ascoltando: Ligabue - Tutte le strade portano a te (Live teatro)
via FoxyTunes

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