Comunque, tornando al film.
La fantascienza la amo, e mi mancavano film ottimi come "2001", "Alien", "Aliens", "Star wars"...etc...e purtroppo Hollywood ci aveva propinato invece pirlate come "Armageddon" e "Deep Impact", mega colossal, effetti speciali a manetta, diversi casi umani che incrociano le loro storie, la storiella d'amore messa dentro a forza...insomma, polpettoni melensi con esplosioni, navi spaziali e aggeggi megatecnologggici.
Ma alla fine la storia non lascia nulla, le emozioni e la suspance rimangono in un qualche angolino buio e non vengono mai fuori.
Bhè...per fortuna "Sunshine" non segue quel filone...anzi.
Le atmosfere claustrofobiche sono molto più da "2001" o "Alien", la suspance è vera, il finale non scontato.
Il sole poi, un sole morente che deve essere "riacceso", è simbolo di vita, ma anche di morte.
Una vita che dona altra vita, ma che per fare ciò può anche chiedere altra vita in cambio.
Un sole che diventa un qualcosa di mistico, diretta emanazione di un dio che parla all'uomo attraverso lui.
L'azione che prende il sopravvento verso la fine del film non è fracassona, in stile film di Bruce Willis o compagnia bella, perchè tutto il film è un crescendo di emozioni e ritmo.
Rimane fedele al resto del film, portando sempre più in alto il livello di angoscia che accompagna lo spettatore per tutto il film.
Il trovarsi di fronte alla scelta "vita di uno, vita dell'umanità" porta a nevrosi, al non saper più perchè si è lì.
Poi ho potuto rivalutare un attore come Cillian Murphy, che non mi aveva convinto completamente in "Red Eye" e "Batman Begins", qui invece riesce a "tirar fuori" dal cilindro un'ottima prova.
Ora le prossime visioni cinematografiche dovrebbero essere:
The Good Sheperd
The shooter
Spiderman 3
Number 23
Pirati dei caraibi: ai confini del mondo
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