giovedì 4 gennaio 2007

The prestige

"Ogni grande trucco si svolge in tre atti: il primo è chiamato la promessa, l'illusionista
mostra qualcosa di molto comune ma, ovviamente, non lo è. Il secondo è chiamato la svolta:
ora la cosa comune fa qualcosa di straordinario e se cercate il segreto non lo scoprirete.
Ed ecco il terzo atto, il gioco di prestigio che mostra qualcosa che non si è mai vista prima"

Capolavoro di film!
CAPOLAVORO!
CAPOLAVORISSIMO!
La storia "sembra" solo quella del duello tra due illusionisti, per diventare il più grande di sempre.
La cosa fantastica è che il film stesso è un grande trucco.
L'illusione inizia con i titoli di testa e finisce subito prima dei titoli di coda.
E lascia lo spettatore all'inizio sicuro di aver capito tutto...poi dopo però...il dubbio si insinua nella mente.
"Ma sarà così, o cosà?"
"Magari però alla fine è così"
"E se invece?"
Un film che ti fa andare in giro per forum in internet per vedere se c'è qualcun'altro che la pensa come te.
O se c'è chi ha colto nel segno e ti spiega tutto.
Insomma...un film pazzesco!
Da vedere e rivedere non solo perchè ne val la pena, ma per cercare di capire il "Prestigio".
Finalmente, dopo un po' di delusioni al cinema (Eragon, Non aprite quella porta ed in parte
[piccola piccola] Déjà vu), un filmone coi fiocchi.
Nolan è un genio e tiene incollati alla poltrona per le 2 ore abbondanti di durata.
Jackman e Bale sono fantastici nell'interpretare rispettivamente l'illusionista borghese,
bravissimo a presentare i suoi numeri di magia, che però sono mediocri e l'illusionista che
proviene da una classe più disagiata, che non è in grado di tenere il pubblico con la sua
presenza scenica, ma che possiede grande tecnica illusoria (è lui che lancia la sparizione
umana).
Poi c'è la Johansson, che si conferma gran gnoccolona...ma come attrice...bhè...nulla di
speciale.
Costumi ed ambientazioni fine ottocenteschi sono, a mio dire, impeccabili.
I diversi livelli temporali (3) moltiplicati per i 2 personaggi narranti rischiano di far
perdere un po' il filo del discorso...ma è incredibile come sia tutto comunque previsto
nella mente del regista, che prende per mano lo spettatore e lo porta in giro, gli fa
credere di tutto, gli presenta una cosa che poi si rivela essere tutt'altro.
Lo porta ad alla disumanizzazione di un uomo roso dall'ossessione.
Potrei stare qui ore a tessere le lodi di questo film...perchè ad ogni parola che scrivo mi
si accendono lumi che mi fanno pensare ad altri elementi e parlando con chi l'ha visto
vengono fuori particolari che in un attimo ti smontano teorie sulla tua interpretazione del
film.
Insomma...che ci fate ancora qui a leggere 'sto post?
Andate a guardarlo!!!

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