Per la serie "Vogliamo essere contro, perchè ciò che non si capisce fa paura e deve essere cancellato"...che tristezza No?
2 commenti:
Anonimo
ha detto...
... io sarei cattolica, ma certa cocciuta e bambinesca volontà di ragione mi fa vergognare ovvio che davanti al fariseo muro di gomma della rammaricata compassione che la Chiesa offre (oh, sì... Gesù... lo devo aver sentito nominare), non si può che reagire allo stesso modo, in maniera sorda ed autoreferenziale tristezza tristezza me la fa il rigore demenziale che vuol partire a monte, deresponsabilizzando la fede e la coscienza: è giusto così insegnatemi che cosa e giusto e fatemelo fare giorno per giorno: sarà una fatica, ma sarò IO a farmi cristiano/a quotidianamente, non starò solo seguendo i binari tristezza me la fa l'idea balzana che permettendo libertà agli altri si supponga improvvisamente che ciò che rientra a norma sia obbligatorio. io non abortirei, ma se qualcuno ha le motivazioni e la coscienza per reggerlo, io non ho il diritto di mettergli le mani nelle mutande. così come concedere matrimonio civile ad una coppia omosessuale non mi costringe a sposare una persona dello stesso sesso, nè rende il mio matrimonio in chiesa di serie B sarebbe tutto così semplice, a ragionare col cuore come ci ha insegnato un certo figliolo di Dio invece bisogna scornarsi arroccarsi ciascuno nella propria posizione non combinare niente "Vogliamo essere contro, perchè ciò che non si capisce fa paura e deve essere cancellato" si potrebbe stampare a caratteri d'oro sulla bandiera del Vaticano e sì, mi arrabbio come una vipera perchè ci sono dentro, e ogni giorno mi chiedo se chi compone con me santa matrigna Chiesa ci creda veramente, a Dio e ormai faccio un po' finta di niente, quando il troppo stroppia e invece di scomunicare l'ennesimo prete marcio di turno ci si mette a nasconderlo perchè "ci vuole perdono" ah, quello sì? venticinquemila pesi e venticinquemila misure? mah hai letto "i fratelli karamazov"? all'interno, c'è un racconto nel racconto, s'intiola "il grande inquisitore" Nostro Signore scende di nuovo tra gli uomini, e ricomincia a predicare, tentando disperatamente di rendere cristiano sul serio il cristianesimo ma quello che dice è ormai eresia la fede è attestata, e lui dice altro, e non può che finire perdente ecco facciamo finta di non correre questo rischio facciam finta però che tristezza
Io invece sono cattolico Convinto Praticante Anch'io cado Anch'io ho le mie colpe Ma non per le colpe dei fedeli si può incriminare la Chiesa Incriminare una fede. Io non accetto aborto et similia non per beceraggine o incapacità di confrontarmi con chi non la pensa come me. Io non lo accetto perchè amo la vita, comunque e dovunque. Non ci sono ragioni perchè davanti alle ragioni metto la vita, per la quale il mio Dio è morto. La Chiesa non ha paura di confrontarsi, ma parla a ragion veduta, parla col senno di una Fede che è vissuta ogni giorno e che sparge i suoi semi su chi la sa (e vuole) accogliere. Non nasce da chiusure, ma da un'apertura semplice e completa alla Parola che ci viene data...con fede. Manifestazioni contro chi si trova per parlare della sua fede le trovo becere. Perchè vogliono dire "Sul piano della dialettica non posso competere...ecco allora che urlo contro di te, perchè penso che vinca chi fa la voce più grossa"... Perchè vogliono dire, non solo che non si capiscono le altrui motivazioni, ma nemmeno si accolgono. Non si accolgono le persone. Posso non amare le idee, ma la persona la devo sempre e comunque amare. Posso non accettare di sposare gli omosessuali, di non condividere le loro idee...ma le persone le accolgo sempre e comunque. Perchè è l'amore per l'uomo in quanto tale che contraddistingue la Chiesa. Il suo non ripararsi nel "vivi e lascia vivere". Se io son convinto di una cosa perchè mi cambia la vita in meglio...non posso tacerla...perchè amo il prossimo e amarlo vuol dire volere il suo bene. Una cosa che i detrattori della Chiesa non capiscono...ed è triste!
2 commenti:
... io sarei cattolica, ma certa cocciuta e bambinesca volontà di ragione mi fa vergognare
ovvio che davanti al fariseo muro di gomma della rammaricata compassione che la Chiesa offre (oh, sì... Gesù... lo devo aver sentito nominare), non si può che reagire allo stesso modo, in maniera sorda ed autoreferenziale
tristezza
tristezza me la fa il rigore demenziale che vuol partire a monte, deresponsabilizzando la fede e la coscienza: è giusto così
insegnatemi che cosa e giusto e fatemelo fare giorno per giorno: sarà una fatica, ma sarò IO a farmi cristiano/a quotidianamente, non starò solo seguendo i binari
tristezza me la fa l'idea balzana che permettendo libertà agli altri si supponga improvvisamente che ciò che rientra a norma sia obbligatorio. io non abortirei, ma se qualcuno ha le motivazioni e la coscienza per reggerlo, io non ho il diritto di mettergli le mani nelle mutande.
così come concedere matrimonio civile ad una coppia omosessuale non mi costringe a sposare una persona dello stesso sesso, nè rende il mio matrimonio in chiesa di serie B
sarebbe tutto così semplice, a ragionare col cuore come ci ha insegnato un certo figliolo di Dio
invece bisogna scornarsi
arroccarsi ciascuno nella propria posizione
non combinare niente
"Vogliamo essere contro, perchè ciò che non si capisce fa paura e deve essere cancellato" si potrebbe stampare a caratteri d'oro sulla bandiera del Vaticano
e sì, mi arrabbio
come una vipera
perchè ci sono dentro, e ogni giorno mi chiedo se chi compone con me santa matrigna Chiesa ci creda veramente, a Dio
e ormai faccio un po' finta di niente, quando il troppo stroppia e invece di scomunicare l'ennesimo prete marcio di turno ci si mette a nasconderlo perchè "ci vuole perdono"
ah, quello sì?
venticinquemila pesi e venticinquemila misure?
mah
hai letto "i fratelli karamazov"?
all'interno, c'è un racconto nel racconto, s'intiola "il grande inquisitore"
Nostro Signore scende di nuovo tra gli uomini, e ricomincia a predicare, tentando disperatamente di rendere cristiano sul serio il cristianesimo
ma quello che dice è ormai eresia
la fede è attestata, e lui dice altro, e non può che finire perdente
ecco
facciamo finta di non correre questo rischio
facciam finta
però
che tristezza
Io invece sono cattolico
Convinto
Praticante
Anch'io cado
Anch'io ho le mie colpe
Ma non per le colpe dei fedeli si può incriminare la Chiesa
Incriminare una fede.
Io non accetto aborto et similia non per beceraggine o incapacità di confrontarmi con chi non la pensa come me.
Io non lo accetto perchè amo la vita, comunque e dovunque.
Non ci sono ragioni perchè davanti alle ragioni metto la vita, per la quale il mio Dio è morto.
La Chiesa non ha paura di confrontarsi, ma parla a ragion veduta, parla col senno di una Fede che è vissuta ogni giorno e che sparge i suoi semi su chi la sa (e vuole) accogliere.
Non nasce da chiusure, ma da un'apertura semplice e completa alla Parola che ci viene data...con fede.
Manifestazioni contro chi si trova per parlare della sua fede le trovo becere.
Perchè vogliono dire "Sul piano della dialettica non posso competere...ecco allora che urlo contro di te, perchè penso che vinca chi fa la voce più grossa"...
Perchè vogliono dire, non solo che non si capiscono le altrui motivazioni, ma nemmeno si accolgono.
Non si accolgono le persone.
Posso non amare le idee, ma la persona la devo sempre e comunque amare.
Posso non accettare di sposare gli omosessuali, di non condividere le loro idee...ma le persone le accolgo sempre e comunque.
Perchè è l'amore per l'uomo in quanto tale che contraddistingue la Chiesa.
Il suo non ripararsi nel "vivi e lascia vivere".
Se io son convinto di una cosa perchè mi cambia la vita in meglio...non posso tacerla...perchè amo il prossimo e amarlo vuol dire volere il suo bene.
Una cosa che i detrattori della Chiesa non capiscono...ed è triste!
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