lunedì 2 ottobre 2006

Non è coraggio se non hai paura

E così ci siamo.
La fatidica data è arrivata.
Si, perchè da 2 giorni non sono più un lavoratore dipendente, ma un "consulente" (si si, fa molto figo...)
Perchè oggi ho un ufficio nuovo...lo studiolo in casa mia
Perchè oggi non ho dovuto prendere alcun mezzo di trasporto per andare a lavoro
Perchè non ho colleghi da salutare appena entrato
Perchè la sveglia ha suonato un po' più tardi
Perchè non ho comprato la gazzetta
Perchè in giro c'è solo mia mamma
Perchè per fare il caffè non devo prender le cialde
Perchè posso lavorare in pantaloncini corti
Perchè al piano di sopra c'è una coppia di vecchietti e non una masnada di videogiocatori incalliti
Perchè di qui non passa un collega per far 4 chiacchere o per commentare l'ultima meraviglia tecnologica
Perchè non ho più lo schermo a 24'
Perchè alla fine cambia poco...e tanto!
Mi lancio in questa nuova avventura!

E poi..."fatidica data" perchè questa mattina lo Zanzo è partito per Londra...per chissà quanto tempo...
Ed allora ecco una frase che sembra scritta apposta per lui, presa in prestito da Simo

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande su argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità
(P.Neruda)

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