mercoledì 6 luglio 2005

Dicono: "Pace, pace, mentre pace non v'è"

E' iniziato il G8 in Scozia...e, immancabili come sempre, sono iniziati i primi "tafferugli" tra polizia locale e manifestanti.
Finti pacifisti che cercano in tutti i modi di penetrare nella "zona rossa", eco-guerrieri che bloccano ponti con pezzi di legno, disobbedienti che non sanno far altro che criticare tutto e tutti, senza una parvenza di costruttività.
Il doversi far sentire a tutti i costi, per paura di non essere notati......è forse questa la maggior preoccupazione dei manifestanti?...il provocare per farsi caricare dai poliziotti e poi accusarli di usare la forza...
Sono davvero senza parole!
"Non è il momento delle parole ma dell'azione diretta e della lotta" dicono alcuni...
Lotta?
Ma che lotta?
Lotta di classe?
Se così fosse certa gente è davvero anacronistica!
E poi "azione diretta"...ma diretta a che?
Alla violenza gratuita...indirizzata verso la prevaricazione!
...bhè...io penso che l'azione debba essere orientata verso l'aiuto agli altri...tramite micro/macro progetti...testimonianze...sensibilizzazioni...non con rotture di vetrine...di ossa...slogan e simili.
Penso al "Dahan Dahan" e un sorriso mi balena sul viso...un piccolo gruppo...lontano da ideologie...grossi discorsi di politica...potere...formato da giovani e meno giovani...che non manifestano...non urlano...non "sloggheggiano"...ma che hanno conosciuto una realtà che non può che cambiarti...ed hanno deciso che qualcosa si poteva fare...e lo si sta facendo!
Senza pensare a tute nere, tute bianche, G8, summit e chi più ne ha, più ne metta, ma con nel cuore gli amici in Eritrea, i loro bisogni, la ricchezza della semplicità che abbiamo incontrato, e la fiducia che hanno nei nostri confronti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A chi era riferito il " meno giovani"?????

Prima o poi apriremo una pizzeria ad Ebarò !!!!

cdp

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