martedì 22 maggio 2007

Occhi bianchi sul pianeta terra

Una macchina gira per una città.
Niente traffico.
Nessuno per strada.
Solo la macchina rossa, con a bordo un uomo.
Non un uomo qualsiasi.
L'ultimo uomo sulla Terra.
L'unico uomo sopravvissuto all'olocausto provocato da una guerra batteriologica.
Il genere umano è ormai destinato ad estinguersi.
L'uomo "omega" (Omega Man è il titolo originale del film) gira per la città alla ricerca di cibo.
Sa però di non essere solo.
I membri della "famiglia" si nascondono nell'ombra.
Ex esseri umani, mutati a causa dei batteri sprigionati dalle bombe.
Allergici alla luce, completamente bianchi.
Costretti ad uscire solo di notte, con lo scopo di distruggere tutto ciò che rappresenta la "civiltà" di prima, che con le sue bombe e la sua scienza ha distrutto la Terra.
Distruggere quindi anche il dottor Neville, l'ultimo uomo vivente.
La sua vita diventa quindi un'alternanza tra l'essere cacciatore di giorno e preda di notte.
La sua casa è diventata una sorta di fortezza e ultimo baluardo contro la follia della famiglia.
Il cercare di condurre una vita "normale" riesce sempre più difficile per il dottor Neville, finchè per caso incontra altri sopravvissuti all'olocausto (1 donna, 1 uomo e alcuni bambini) alcuni dei quali presentano già segni di infezione e rischiano, chi prima, chi dopo, di diventare nuovi adepti della famiglia.
Questa scoperta riporta un barlume di speranza nell'animo del protagonista che cerca di sintetizzare un vaccino contro l'orribile malattia, ricavandolo dal suo sangue (naturalmente egli è immune al virus...perchè vaccinatosi con un antibiotico sperimentale).
Insomma, la storia non è per niente male.
"Peccato" che il film sia datato 1971 e presenta quindi tutti i limiti del caso.
L'ingenuità di alcune scene, effetti per nulla speciali (i membri della famiglia sembrano tanti "Blues Brothers" coperti di farina) e attori non proprio eccelse (alcune scene sono troppo "teatrali").
Invece le musiche e alcuni colpi di scena sono decisamente azzeccati e tengono lo spettatore col fiato sospeso.
Le immagini iniziali poi, con l'alternanza tra le riprese della città completamente vuota e i flashback del protagonista sono decisamente riuscite e capaci di far nascere una certa angoscia nello spettatore.
Insomma, per gli amanti del genere un film da vedere.

p.s.
Una considerazione: come mai l'ultima donna rimasta sulla faccia della Terra è una bella gnocca (almeno per i gusti di 36 anni fa)?
Ci credo che poi il protagonista ci prova (e diciamocelo, nemmeno lui è brutto...anzi)
Come mai i ciospi non sopravvivono mai?
Voglio un remake di questo film con Denny de Vito al posto di Charlton Heston e Queen Latifah al posto di Rosalind Cash!

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