sabato 9 febbraio 2008

Elogio della surrealtà

Andare una sera a bere con gli amici.
Finire la serata con un bel panino delle Luride, verso le 2:00.
Beccare al baracchino una signora sui 75 anni, vestita di tutto punto, che si guarda in giro con sguardo perso.
Sentirsi domandare dalla suddetta signora dov'è l'ospedale più vicino, perchè suo marito è stato ricoverato.
Chiedere informazioni alla signora e chiamare il 118, chiedendo notizie sul marito della signora.
Sentirsi rispondere che non hanno caricato nessuno con quel nome.
Cercare di capirne un po' di più, cercando di ottenere informazioni dalla signora.
Accompagnarla a casa e sentirsi dire "Salite anche voi?"
Salire a casa.
Cercare il numero di cellulare del marito.
Non trovare il numero di cellulare del marito.
Notare il letto matrimoniale disfatto solo da un lato.
Convincersi che il marito non c'è più e da un bel po'.
Chiamare la figlia della signora sul cellulare.
Chiamare la figlia della signora a casa.
Spiegare la situazione al marito della figlia.
Aspettare figlia e marito della figlia a casa della signora.
Cercare di tranquillizzarla.
Dopo poco sentire che figlia e marito sono arrivati.
Spiegare al genero la situazione, mentre la figlia cerca di tranquillizzare la mamma.
Sentirsi dire che il marito della signora è morto 2 anni fa.
Il dirsi dentro di se "Si, lo sapevo."
Lo scendere e salutare mamma, figlia e marito, alle 4:00 del mattino.
Andare a letto con un senso di angoscia che attanaglia lo stomaco.

1 commento:

Anonimo ha detto...

fine serata interessante!!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...