domenica 21 maggio 2006

La gente non ce la fa proprio più!

Ricostruita in laboratorio la voce della donna ritratta da Leonardo
autore dell'indagine, un giapponese esperto di "voiceprinting technology"
"Sono Monnalisa, la donna del mistero"
Così parlò la Gioconda (con microfono)
Il risultato acustico ottenuto alla fine di un complicato processo
che prende in esame le caratteristiche fisionomiche del soggetto

"Sono Monnalisa, la donna del mistero"
Così parlò la Gioconda (con microfono)

La Gioconda parlante
di Matsumi Suzuki


DEV'ESSERE una specie di sindrome di Stendhal, però più grave, una forma ancora sconosciuta di insanità mentale che coglie lo spettatore di un'opera d'arte, soprattutto se intorno a quell'opera si è fatto di recente un gran parlare, spesso a vanvera, per via di un film che è diventato un'ossessione. Dunque prendete l'"effetto Codice da Vinci", applicatelo al signor Matsumi Suzuki che nella vita fa il presidente del Laboratorio acustico del Giappone, pensate a un aspetto - se uno ce n'è rimasto - non ancora indagato della Gioconda e otterrete la voce di Monnalisa. Un processo complicato, la cui utilità resta avvolta nel mistero più di quanto non lo sia il genio leonardesco, ma il cui risultato sta riscuotendo una certa curiosità.

Non prendetelo per pazzo. In verità, il signor Suzuki è uno dei massimi esperti mondiali nel campo delle ricerche acustiche. A lui, e al suo centro di elaborazione di Tokyo, si deve l'attribuzione a Osama Bin Laden del messaggio registrato e diffuso dal leader di Al Qaeda nel 2002, nonché la soluzione di alcuni casi di omicidio con l'utilizzo della "voiceprinting technology". Fu lui a scoprire - grazie all'analisi di un filmato televisivo - l'assassino del leader filippino dell'opposizione, Benigno Aquino, ucciso a Manila nel 1983.

Il meccanismo di ricostruzione della voce si basa su calcoli complessi, in questo caso prendendo in esame le caratteristiche fisionomiche del soggetto. In quanto a Monnalisa, si è partiti dall'esame di un dito per dedurne l'altezza, poi sono stati considerati la struttura del cranio, la dimensione delle ossa, il volume del naso e della gola. Grazie a un database di oltre 150 mila voci, il team di Suzuki ha ricavato, dalle caratteristiche fisiche, la voce della donna ritratta nel dipinto più celebre del mondo.

E così, su internet è possibile vedere un filmato con la Gioconda "parlante", le labbra che si muovono e un microfono fra le mani: "Sono Monnalisa - dice - la mia storia è avvolta dal mistero. Alcuni credono che io sia Maria Maddalena..." e poi via, avanti con la lista delle supposizioni e delle ipotesi. Fino alla conclusione: "L'unica cosa che si può dire con certezza, è che sono la donna con il sorriso più amato e misterioso del mondo".

Non bastasse la Gioconda, il team di Suzuki si è occupato anche della ricostruzione della voce di Leonardo ("La Monnalisa è il mio capolavoro", dice il maestro), ma ora la nuova frontiera è il linguaggio dei cani. Il ricercatore ha creato un "Bow-Lingual" (il "linguaggio del bau", per intenderci) che traduce l'abbaiare in parole. Per il momento, è riuscito a identificare quand'è che l'animale è "allegro", "triste", "agitato". Ma il futuro può riservare grandi sorprese.


Ogni commento direi che è più che superfluo...

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